Il caffè fa bene o nuoce alla salute?

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Bevanda diffusissima e molto apprezzata in più parti del globo, ogni giorno miliardi di persone fanno affidamento sulla caffeina in esso contenuta per svegliarsi, avere un surplus energetico nel pomeriggio o lavorare di notte, ma per la nostra salute..

Il caffè fa bene o nuoce alla salute?
Quali sono i suoi benefici?
E quali gli effetti nocivi?
Quanti caffè posso bere al giorno?

Quanti di noi considerano irrinunciabile il rito del caffè, pur non avendo ben chiaro il rapporto tra il consumo di questa bevanda e gli effetti reali sull’organismo.

Gli effetti più controversi riguardano in particolare le eventuali ripercussioni del caffè sul benessere cardiovascolare, ma anche altri aspetti come il suo ruolo sul funzionamento della sfera nervosa meritano un maggiore approfondimento.

Sciogliamo i dubbi e rispondiamo alla domanda se il caffè faccia male o bene alla salute grazie al supporto delle evidenze scientifiche.

 

Cos’è la caffeina?

La caffeina è uno stimolante naturale, un alcaloide contenuto nel caffè ma non solo , in quantità minori anche in altri alimenti, come , cacao, cola, guaranà e mate.

In particolare essa blocca un neurotrasmettitore che causa sonnolenza. Ciò migliora i livelli di energia, l’umore e alcune funzioni cerebrali come la memoria, l’attenzione e i tempi di risposta.

Inoltre la caffeina può aumentare i livelli di adrenalina e indurre anche significativi miglioramenti delle prestazioni fisiche. Poi aumenta il metabolismo e contribuisce a bruciare i grassi.

Come sempre ciò che può danneggiare la salute dipende dalla quantità, da quanta caffeina si assume. In caso di consumi esagerati infatti può provocare una forma di dipendenza conosciuta come “caffeinismo” che provoca sintomi più o meno acuti a seconda della sensibilità, quali: tachicardia, cattiva digestione, reflusso gastroesofageo, nervosismo, irritabilità e insonnia.

Per alcuni studiosi dell’American University di Washington è una droga legalizzata che crea vere e proprie manifestazioni di astinenza. Lo dimostrerebbe anche lo studio pubblicato sul Journal of Caffeine Research della dott.ssa Laura Juliano che evidenzia la grande difficoltà di smettere di assumere caffeina di soggetti cardiopatici, ipertesi, con attacchi di panico, o le donne gravide, nonostante la forte motivazione legata alla salute del feto.

L’American Psychiatric Association ha ufficialmente riconosciuto il “Disturbo da uso di caffeina” come un vero problema di salute.

Per rispondere alla domanda se il caffè faccia bene o male alla nostra salute, cerco di fare un po’ di chiarezza su questo argomento, utilizzando anche studi di settore ed evidenze scientifiche.

 

I PRO DEL CAFFE’ SULLA SALUTE

1. Il caffè è ricco di polifenoli e non solo..

Il caffè è ricco di potenti antiossidanti come i polifenoli. Inoltre tale bevanda contiene altri nutrienti fondamentali tra cui la riboflavina, l’acido pantotenico, il manganese, il potassio, il magnesio e la niacina.

Diversi studi dimostrano che chi consuma abitualmente il caffè ha un rischio più basso di contrarre il diabete di tipo 2, il morbo di Alzheimer, la cirrosi epatica e la depressione.

Tuttavia esso può causare aumenti della pressione sanguigna, che di solito diminuiscono nel tempo abbandonando l’uso di caffeina. Ma non aumenta il rischio di malattie cardiache e riduce leggermente quello di ictus.

Inoltre alcune ricerche dimostrano che chi consuma abitualmente il caffè vive più a lungo e ha un rischio inferiore di morte prematura.

2. Il caffè concorre a prevenire il diabete

Un’ampia ricerca sul rapporto tra caffè, caffeina e diabete ha dimostrato che assumere due-tre caffè al giorno riduce il rischio di sviluppare il diabete.
Va da sé che aggiungere alla tazzina di caffè dello zucchero, fosse anche di canna, produce un picco glicemico che porta proprio nella direzione opposta rispetto alla lotta al diabete.
E’ preferibile ricorrere a sostituti dello zucchero meno nocivi, come la stevia, o, ancora meglio, abituarsi poco alla volta a non dolcificare affatto.

3. Il caffè grande alleato per chi vuole perdere peso

Soprattutto per merito del suo contenuto di caffeina, il caffè è una bevanda che aumenta la termogenesi, ovvero facilita il processo attraverso il quale l’organismo brucia energia sotto forma di calore.

Concedersi qualche tazzina di caffè ogni giorno può contribuire ad attivare il metabolismo e sostenere il dimagrimento.

Uno degli effetti della caffeina è rappresentato dalla lipolisi che libera gli acidi grassi dal tessuto adiposo di deposito nel sangue, favorisce la termogenesi e accelera il metabolismo energetico. Questo non significa affatto che ci faccia smaltire il grasso dovuto agli eccessi alimentari o ad uno scarsobilancio energetico,poiché per raggiungere e conservare il peso forma sono imprescindibili una piano nutrizionale correttamente impostato e un buon esercizio fisico, anche moderato ma quotidiano.

Inoltre l’azione diuretica del caffè fa da supporto per chi soffre ritenzione idrica, mentre l’effetto anoressizzante (ovvero di riduzione dell’appetito) potrebbe essere utilizzato anche per contenere gli attacchi di fame nervosa.

4. Il caffè migliora l’umore e le prestazioni psicomotorie

Secondo uno studio del National Institutes of Health, chi consuma all’incirca quattro tazzine di caffè espresso al giorno ha un’inclinazione del 10% in meno a entrare in uno stato di depressione, rispetto a chi non ne beve proprio. Quest’effetto è dovuto al suo contenuto elevato di antiossidanti.

L’Harvard School of Public Health ha confermato quest’ipotesi e ha affermato che per chi assume caffeina il rischio di suicidio si riduce del 50% sia per gli uomini sia per le donne. Per ottenere questi effetti come abbiamo accennato in precedenza non bisogna esagerare, secondo lo studio finlandese superare le quattro tazzine di caffè al giorno, può causare invece degli effetti contrari, portando invece alla depressione.

Il caffè ha degli effetti benefici anche sulle prestazioni fisiche, infatti secondo un report del New York Times la caffeina aumenta gli acidi grassi all’interno del sangue. Questo fa sì che si riesca a correre, pedale o fare esercizio fisico più a lungo. Secondo i ricercatori della Coventry University per riuscire a migliorare le performance sportive è necessario bere almeno 3-4 caffè espressi.

5. Caffè e caffeina contro il morbo di Alzheimer

Una ricerca condotta da Yassa e poi pubblicata sul Nature Neuroscience ha verificato che l’assunzione di una buona dose di caffè e caffeina migliora anche la longevità ed ha degli effetti protettivi sul cervello e sulla preservazione dei neuroni.

Ad esempio, il caffè potrebbe incidere positivamente sulla prevenzione del Alzheimer. La ricerca di Yassa ha visto la partecipazione di 150 soggetti, consumatori non regolari di caffeina. A metà dei partecipanti è stata data una dose di caffeina agli altri invece un effetto placebo.

Il giorno dopo tutti i 150 partecipanti hanno visto delle immagini, che gli erano state fatte già vedere il giorno prima. Queste gli sono state sottoposte mescolate, oppure le immagini erano simili ma non uguali.

Guardando le immagini chi ha assunto la caffeina il giorno prima è riuscito a ricordarle e trovare il maggior numero di differenze, rispetto a chi non l’ha assunta.

Quindi lo studio ha concluso che l’assunzione di caffeina agisce sulla memoria e ne promuove la giusta conservazione nel tempo prevenendo così malattie come l’Alzheimer.

caffè fa bene o male

 

I CONTRO DEL CAFFE’ SULLA SALUTE

1. Il caffè può aumentare il colesterolo

Il caffè contiene sostanze (caveolo e cafestolo) che tendono ad alterare il profilo lipidico, innalzando i valori del colesterolo totale e del colesterolo “cattivo” LDL.

L’azione del caffè sui livelli di grassi nel sangue è maggiore nel caso del caffè preparato con la moka o di quello pressato diffuso soprattutto all’estero, perché queste preparazioni prevedono un contatto più prolungato tra i granuli di caffè e l’acqua calda.
E’ leggermente inferiore per il caffè espresso e ancora minore per il caffè filtrato di tradizione americana, dove l’acqua attraversa più velocemente la miscela e la presenza di un filtro, in genere di carta, trattiene molti dei composti racchiusi nel caffè.

2. Il caffè può ostacolare il concepimento

Chi sta progettando una gravidanza, per aumentare le possibilità di rimanere incinta farebbe meglio a ridurre o eliminare del tutto il caffè: la caffeina attenua le contrazioni delle tube di Falloppio grazie alle quali l’ovulo fecondato migra verso l’utero per attecchirvi e svilupparsi in embrione.

A chi è in dolce attesa consiglio quindi di preferire i surrogati del caffè come il “caffè” d’orzo e quello di cicoria.

3. Occhio in presenza di alcune patologie

Il caffè è fortemente sconsigliato ai nevrotici, gli artritici, i cardiopatici, chi soffre di aritmia, a chi soffre di problemi alla prostata, coloro che hanno infiammazioni alle vie urinarie, problemi di circolazione, colite, ulcera gastroduodenale e gastriti.

4. Ahimé.. meglio evitare il caffè dopo pranzo!

Il caffè dopo i pasti è un classico, un’abitudine fortemente radicata, convinti che ci aiuti a digerire. In realtà la presenza dei tannini, i residui del processo della torrefazione, ostacolano fortemente la nostra digestione inibendo il lavoro degli enzimi digestivi proteasi, lipasi ed amilasi.

Inoltre impediscono la corretta assimilazione delle proteine, oligoelementi e sali minerali come calcio, magnesio e ferro.

Ancora il tannino fermenta e crea irritazione ed infiammazione intestinale: ecco perché per molti il caffè si trasforma in un lassativo tutt’altro che naturale.

Per ultimo, l’aumento della produzione di acidi gastrici (acido cloridrico) nello stomaco ad opera della caffeina, non può che peggiorare la situazione. Un terreno eccessivamente acido e l’effetto molto riscaldante del caffè, sono l’origine di bruciore di stomaco, gastrite, reflusso gastro esofageo.

 

Quanto tempo dura l’effetto del caffè?

La caffeina viene assorbita rapidamente e completamente dall’organismo, se assunta per via orale.  Gli effetti stimolanti possono insorgere sin da subito dopo l’ingestione e permangono per alcune ore.

Negli adulti il tempo che l’organismo impiega a eliminare il 50% della caffeina, varia ampiamente a seconda di fattori quali l’età, il peso corporeo, la gravidanza, l’assunzione di farmaci e lo stato di salute del fegato. Negli adulti sani in media tale tempo è di circa quattro ore, con oscillazioni dalle due alle otto ore.

 

Conclusioni ufficiali

Sulla base dei dati disponibili il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA è pervenuto alle seguenti conclusioni per le persone adulte.

Dosi singole di caffeina fino a 200 mg (o fino a 3 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo) non causano preoccupazioni in termini di sicurezza per la persone adulte e sane.

Tuttavia dosi singole di 100 mg di caffeina possono influire sulla durata e sulla qualità del sonno in alcuni adulti, soprattutto se consumate poco prima di andare a dormire.

L’assunzione di caffeina fino a 400 mg al giorno, consumata nel corso della giornata, in genere non pone problemi di sicurezza per gli adulti sani, ad eccezione delle donne in gravidanza.

 

Conclusioni personali

La valutazione di quante tazzine di caffè al giorno siano consigliabili è un qualcosa di assolutamente soggettivo. Abbiamo visto che per alcune persone (donne in gravidanza) e in presenza di talune patologie come ipertensione, cardiopatie, gastriti, reflusso gastroesofage, ecc..) il caffè è sconsigliato.

Nella mia personale valutazione, ad un adulto sano consiglierei di non superare 1-2 tazzine di caffè al giorno.