Metodica terapeutica che utilizza parti fresche vegetali allo stato embrionale, come gemme o giovani getti, che contengono molte più sostanze e principi attivi di quanto ve ne siano nella pianta adulta. Così il differente effetto terapeutico di questi preparati è tanto grande da dover essere somministrati a dosi omeopatiche (1 DH).
I gemmoderivati non presentano tossicità intrinseca ed estrinseca, sono di facile somministrazione e consentono di detossificare l’organismo attraverso il “drenaggio”, ossia un’azione centrifuga favorita da sostanze, le quali convoglierebbero le “tossine” presenti nell’organismo verso determinati organi o tessuti (reni, fegato, cute) che avrebbero il compito di espellerle.
Secondo moltissimi esperti, la malattia non è altro che un modo, attraverso il sistema immunitario, di combattere ed espellere i “veleni” (sostanze tossiche) che inquinano i nostri tessuti. Nel momento in cui l’organismo accumula un eccesso di tossine, si attiva per la loro eliminazione tramite la cute (cellulite, dermatosi, eczema, eccessiva sudorazione…), il sistema respiratorio (bronchite, rinite, sinusite…), l’apparato digerente (stipsi, colite, diarrea…), reni e fegato (cistite, calcoli, cirrosi…).
La vitalità e il quantum energetico non tardano a diminuire, così come la capacità di reagire e difendersi dagli attacchi dei più comuni agenti patogeni, come virus, batteri, funghi e parassiti.
Il “drenaggio” è una vera e propria terapia che attiva tessuti e organi emuntoriali per l’eliminazione di elementi dannosi come le tossine acide. Ogni gemmoderivato ha un organotropismo particolare (il rosmarino con il fegato, il fico selvatico con lo stomaco, ecc..). Attraverso il loro utilizzo si è in grado di svolgere un’attività di stimolo dell’attività escretoria dei vari organi emuntori.
Dalla mia esperienza ritengo il drenaggio e la disintossicazione i sistemi migliori e più efficaci ai fini del raggiungimento della piena salute e il perseguimento della guarigione.