Stitichezza: rimedi naturali per una soluzione permanente

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Hai problemi di evacuazione da una vita? Andare in bagno è un miraggio? Ecco alcune strategie di contrasto alla stitichezza basata su soluzioni naturali ed efficaci

Probabilmente la stipsi rappresenta la problematica più frequente che riscontro quasi quotidianamente in studio con i pazienti. Alcune persone convivono con la costipazione da diversi decenni, senza sapere che può essere facilmente affrontata con un approccio naturale basato su alcune semplici modifiche dello stile di vita e l’impiego di una sinergia di opportuni rimedi erboristici e nutraceutici.

Descrizione

La stitichezza, o stipsi (dal greco “stipsis” = restringimento), è una diffusissima affezione che possiamo trovare a tutte le età; infatti essa si può verificare già nei bambini in tenera età, ma anche nei ragazzi, negli adulti e anche, piuttosto spesso, in età avanzata. La stitichezza consiste in un ritardo, più o meno accentuato, nell’evacuazione del bolo fecale, rispetto al ritmo con cui essa si verifica normalmente (una evacuazione, meglio due, nelle 24 ore).

Le cause della stitichezza

Le principali cause di una stitichezza sono:

Se la quantità di acqua che introduciamo giornalmente non è sufficiente, è facile che le feci diventino dure, poichè poco idratate, con conseguente difficoltà ad evacuarle; ed ecco una prima causa di stipsi che, con un po’di attenzione, si può evitare.

Attenzione, però: se la nostra alimentazione è povera di fibre, difficilmente nell’intestino l’acqua verrà trattenuta in quantità sufficiente a rendere le feci più morbide; inoltre le fibre vegetali producono una maggiore quantità di scorie fecali che hanno la capacità di sollecitare meccanicamente i movimenti peristaltici (contrazioni gastro-intestinali, tipiche, che si propagano dall’alto in basso facilitando così il procedere del suo contenuto).
Quindi ecco che abbiamo trovato un’altra eventuale causa di stipsi, che possiamo combattere introducendo un’adeguata quantità di fibre vegetali con gli alimenti, circa 25-30 grammi al giorno (tutti i giorni!), con conseguente maggiore ritenzione di acqua nell’intestino, ciò che comporta un aumento della massa fecale con formazione di feci morbide, che transitano rapidamente e vengono più facilmente evacuate.

Un’altra causa di stitichezza è la vita sedentaria, poiché induce atonia delle pareti intestinali, mentre una regolare attività fisica tonifica i muscoli dell’addome e quelli del pavimento pelvico, influendo positivamente sulla motilità intestinale e sull’efficienza della defecazione.

In tutto l’intestino, soprattutto nel colon, vive un’incredibile quantità di microrganismi in simbiosi con le cellule che lo tappezzano. Questi germi formano la normale “flora batterica intestinale” atta a produrre, interagendo anche con gli alimenti, vitamine ed altre sostanze molto utili al corpo.
Di fronte ad una stitichezza ostinata, magari preceduta o alternata a momentanei episodi di colite e accompagnata, a volte, da stanchezza, foruncolosi, anemia, allergie cutanee, la causa può essere individuata in una disbiosi, cioè una rottura dell’equilibrio tra flora batterica ed intestino.

Soluzioni e rimedi naturali per la stitichezza

Per molte persone, soprattutto donne, la stitichezza è una compagna così abituale che si rischia di farci l’abitudine. Rassegnarsi però è un errore: esistono tante strategie, completamente naturali e di sorprendente efficacia. Si tratta solo di capire quella sia la più adatta al caso personale. Voglio presentarti alcune delle mie soluzioni preferite, insieme ad alcune indicazioni su come usare (e non usare) certi prodotti molto diffusi.

Appuntati questi facili suggerimenti.

1 – ARRICCHISCI LA DIETA DI FIBRE

Aumenta la quota di verdure a pranzo e cena, sostituisci pasta, riso e pane di farina raffinata con le loro versioni integrali, mangia ogni giorno 2-3 frutti (con la buccia), consuma una porzione di legumi almeno 3-4 giorni a settimana e aggiungi una manciata di noci o altra frutta secca alla tua quotidianità.

2 – BEVI DI PIU’

Assicurati di bere a sufficienza, un paio di bicchieri d’acqua tiepido calda al risveglio, ed altri 8-10 bicchieri al giorno lontano dai pasti.

3 – LA MIA COLAZIONE PER L’INTESTINO PIGRO

Latte vegetale con caffè (o caffè d’orzo), muesli biologico, cornflakes biologici di mais o grano saraceno, frutta secca come mandorle o noci.
In alternativa, ancora meglio durante la stagione calda, iniziare con abbondante frutta fresca di stagione, o un paio di bicchieri di estratto di frutta.

4 – UN BICCHIERONE DI PSILLIO

I semi dello psillio (Plantago psyllium) sono ricchi di mucillagini, che si gonfiano a contatto con l’acqua, aumentando di volume e facilitando l’evacuazione. Versate 2-3 volte al dì un cucchiaio della polvere di semi di psillio in un bicchiere d’acqua, mischiate e ingerite subito. Poi sorseggiate un altro bicchierone d’acqua.

5 – MALVA: SI, GRAZIE!

E, visto che si deve bere, perché non raggiungere due obiettivi in un colpo solo? La tisana di foglie e fiori di malva promuove delicatamente l’evacuazione e si può assumere serenamente tutti i giorni. Consiglio almeno un paio di tazze al dì.

6 – ATTIVITA’ FISICA REGOLARE

Lunghe camminate, palestra o altre attività fisiche simili, svolte abitudinariamente, sono fondamentali per far funzionare bene l’intestino. Questo perché l’esercizio fisico favorisce i movimenti della peristalsi intestinale.

7 – ERBE LASSATIVE? SOLO UNA TANTUM

Le erbe che solitamente vengono vendute per stimolare la motilità intestinale (senna, cascara, frangula, ecc.), spesso sotto forma di tisane o fitocomplessi, funzionano grazie al loro effetto antrachinonico, ma possono creare assuefazione o addirittura irritazione delle mucose. Usale solo occasionalmente e se tutto il resto non ha funzionato.

8 – MAGNESIO, BENEFICO PERSINO PER L’INTESTINO

Gli integratori di magnesio sono utili nella costipazione cronica e per sostituire i lassativi. La forma di magnesio che consiglio è il solfato, un cucchiaino raso al mattino a digiuno in un bicchiere d’acqua tiepida.

9 – LE INTOLLERANZE ALIMENTARI NON PROVOCANO SOLO DIARREA

La costipazione può essere la spia di ipersensibilità individuali a determinati alimenti. Si possono scoprire con test appositi presso i laboratori di analisi o studi specializzati. In tal caso sarà necessario impostare un piano nutrizionale ad hoc, eliminando del tutto e per un certo periodo d tempo, tutti gli alimenti ai quali si è intolleranti, per poi reinserirli molto gradualmente.

 

Manna, un delicato lassativo naturale

Esploriamo proprietà e modo d’uso della manna, lassativo naturale ad azione molto delicata, adatto anche a bambini e donne in gravidanza. Si tratta della linfa del frassino con proprietà e benefici che non si limitano solo all’intestino.

Definire la manna un semplice lassativo è riduttivo: le proprietà di questa pregiata sostanza naturale vanno ben oltre la sua capacità di regolarizzare il transito e rinfrescare l’intestino.

Approfondiamo allora l’argomento, concentrando l’attenzione su proprietà, posologia e controindicazioni della manna del frassino.

Cos’è la manna

La manna è il prodotto che si ottiene incidendo la corteccia del frassino maggiore o comune (Fraxinus excelsior), del frassino meridionale (Fraxinus angustifolia) e soprattutto dell’orniello (Fraxinus ornus), chiamato anche frassino minore o, appunto, frassino da manna, dal momento che è la specie di frassino più utilizzata per la produzione di manna. Si tratta della linfa dell’albero ed è quindi una sostanza assolutamente naturale.

In Sicilia, vantiamo una secolare tradizione della produzione di manna di frassino.

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Per almeno il 50% la manna pura è costituita da mannitolo o mannite, uno zucchero scarsamente assimilabile dal corpo umano appartenente alla famiglia dei polioli. E’ in primo luogo a questo principio attivo che sono riconducibili molte delle virtù benefiche della manna.

La manna come lassativo

Le proprietà anti-stitichezza della manna, note anche alla medicina popolare, si devono proprio al fatto che la mannite non viene assorbita e quindi giunge inalterata nel colon, dove si comporta da leggero lassativo osmotico: richiama acqua dall’organismo al lume intestinale, aumentando così il volume delle feci, rendendole morbide e promuovendone l’evacuazione.

Oltre al mannitolo, nella manna di frassino sono numerosi i principi attivi che, in maniera sinergica, sono responsabili dell’azione di questo rimedio naturale a vantaggio dell’apparato digerente: mannotriosio e mannotetrosio (che hanno pure attività prebiotica), minerali, resine, vitamine, acidi organici, composti fenolici, enzimi, mucillagini, tannini.

Grazie a tale fitocomplesso, la manna di frassino esplica una delicata azione rinfrescante e di regolazione intestinale, ben più ampia e armonica di quella della mannite artificiale, che è ottenuta per sintesi industriale dalla melassa di barbabietola e viene impiegata per la formulazione di farmaci.

A differenza di tanti altri lassativi la manna di frassino non irrita l’intestino ed è il lassativo ideale persino nei bambini, anche molto piccoli, nelle donne in gravidanza e allattamento, nonché in terza e quarta età.

La manna inoltre può rappresentare un valido alleato di tutti i soggetti affetti da emorroidi, ragadi e fistole anali, diverticolosi.

Il sapore naturalmente dolce della manna la rende gradevole da assumere. Non è un caso che il mannitolo venga utilizzato come dolcificante negli alimenti per diabetici, dal momento che, essendo non assorbibile, non alza la glicemia.

Come assumere la manna

Suggerisco di incominciare con una quantità minima (ad esempio, 10 grammi/die) in un soggetto adulto, per poi aumentarla (fino a 30 grammi/die) se non fosse sufficientemente efficace.
Oggigiorno in erboristeria è più semplice trovare la manna pura in pratiche bustine monodose, predosate e con quantità di manna precise.

Il trattamento con la manna di frassino va prolungato per diversi giorni o alcune settimane, eventualmente adeguando il dosaggio secondo necessità.

In ragione dell’effetto osmotico su cui si basa il suo meccanismo d’azione, è comunque necessario bere molto, nei momenti successivi all’assunzione e durante la giornata in generale.

Il trattamento con la manna di frassino può anche essere periodicamente ripetuto, a cicli, se necessario.

Considerando dunque, le sue proprietà delicate, la manna non rappresenta la soluzione a cui ricorrere occasionalmente e nelle emergenze, quando non si va in bagno da una settimana. E’ invece il rimedio elettivo per rieducare gradualmente l’intestino e consentirgli di ritrovare la sua naturale regolarità.

Controindicazioni, effetti indesiderati e interazioni farmacologiche della manna

La manna di frassino è un prodotto assolutamente “dolce” e in genere perfettamente tollerato. Costituisce sicuramente uno dei lassativi meno problematici, che non provoca diarrea né dolori intestinali, a meno che non si utilizzi a dosi decisamente elevate, ricercandone gli effetti purgativi (oltre i 60 grammi al giorno).

Analogamente agli altri lassativi, non deve tuttavia essere assunta in caso di occlusione intestinale.

Chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile e sta seguendo una dieta low FODMAP è opportuno che si confronti con il nutrizionista sull’opportunità di assumere la manna, poiché la mannite in essa contenuta appartiene alla famiglia dei polioli, che questa dieta ha lo scopo di limitare.

Considerata la sua azione di richiamo d’acqua nell’intestino e per evitare qualsiasi rischio di interferenza con l’assorbimento di eventuali farmaci contemporaneamente assunti, consiglio prudenzialmente di prendere la manna di frassino a distanza di almeno un paio di ore dai medicinali.

N.B.  Questi sono semplici consigli a carattere informativo che non intendono sostituire e interferire con l’attività di diagnosi, prescrizione e cura riservata ai medici.