Cellulite: cos’è, cosa fare e come affrontarla
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L’85% delle donne soffre di cellulite, complice lo stile di vita ma anche la genetica. Si tratta non a caso, di uno degli inestetismi più odiati anche da chi è normopeso. Ma in presenza di cellulite cosa fare? E come arginarla o prevenirla in modo efficace? Scopriamolo assieme!
Che cos’è la cellulite
La cellulite – in linguaggio medico pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica – indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo ricco di cellule adipose. In particolare la cellulite è caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi in eccesso, con malformazioni a forma di buccia di arancia e depressioni.
Un quadro dettagliato su cos’è la cellulite viene da una ricerca pubblicata su “International journal of Cosmetic Science” ad opera dello studioso Anthony V. Rawlings.
I numeri parlano chiaro: l’85% delle donne sopra i vent’anni presenta «un certo livello di cellulite localizzato principalmente nelle regioni gluteo femorali».
Il dermatologo Mitchel P. Goldman definisce questa condizione come «un normale stato fisiologico nelle donne post-adolescenti che massimizza la ritenzione di adiposo per garantire un’adeguata disponibilità calorica per la gravidanza e l’allattamento» (M. P. Goldman, Cellulite: a review of current treatments, «Cosmetic Dermatology» 2002).
Da queste interessanti affermazioni possiamo trarre tre considerazioni:
- la cellulite non è da considerarsi una malattia;
- si tratta di una condizione fisiologica e estremamente diffusa;
- a determinare la cellulite è generalmente la struttura genetica femminile, naturalmente predisposta al concepimento e alla conservazione delle calorie, spesso sotto forma di adipe, atte a garantire lo sviluppo del feto.
Le cause della cellulite
La causa principale è un rallentamento della circolazione che provoca alterazioni del pannicolo adiposo; infatti quando si ha un rallentamento del microcircolo, le pareti dei vasi sanguigni diventano meno elastiche e toniche, fino a quando attraverso le sue cellule si ha la fuoriuscita della parte liquida del sangue, che invade gli spazi tra le cellule e i vasi stessi, provocando il ristagno dei liquidi con edema dei tessuti.
Di norma, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.
Essa è favorita da questioni ormonali e problemi vascolari ma esistono anche cause comprimarie come:
- vita sedentaria o dimagrimento eccessivamente rapido: il tessuto muscolare cede e quindi si aggrava la situazione visiva della cellulite. Per avere meno problemi di cellulite bisogna essere sempre in movimento, il moto infatti aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.
- postura sbagliata e con gambe accavallate, contribuisce ad aggravare la circolazione sanguigna e quindi la cellulite perché comprime i vasi.
- Stress e fumo: lo stress aumenta il livello degli ormoni dello stress e invece il fumo ha un’azione vasocostrittrice e aumenta i radicali liberi che peggiorano il microcircolo e aiutano ad accelerare l’invecchiamento cutaneo.
- abuso di alcolici;
- cattiva alimentazione;
- sovrappeso;
- ritenzione idrica.
Un fattore che influisce enormemente sulla formazione della cellulite è il “sovrastress”: questo perché l’eccesso ripetuto di stress finisce per disequilibrare le funzioni neurormoniche (produzione e gestione degli ormoni femminili) e neurovascolari (adrenalina e cortisolo).
Questi ultimi provocano microspasmi al livello dei muscoli che controllano le arteriole più piccole. Queste si contraggono, frenando la circolazione del sangue nelle zone interessate. Le cellule non ricevono più i nutrienti di cui hanno bisogno e un po’ alla volta il tessuto adiposo si autoasfissia.
Questa sofferenza dei tessuti provoca a sua volta due fenomeni:
- La fibrosi: le fibre di collagene e elastina che formano il tessuto cellulare di sostegno si aggregano e muoiono; compaiono delle formazioni leggermente indurite (cordoni) che circondano le cellule di grasso, le imprigionano e le rendono dolorose al tatto.
La fibrosi isola i tessuti coinvolti dal metabolismo generale. - In seguito, l’infiammazione: il tessuto nutrito male è vittima di dolorose reazioni infiammatorie. In superfice questi tessuti infiammati e fibrotici formano una sorta di noduli tondeggianti: è la buccia d’arancia!
Tre tipi di cellulite
Lo studio Cellulitis: diagnosis and management del 2011, a opera di Elizabeth Bailey e Daniela Kroshinsky, identifica diverse tipologie di cellulite:
- linfoedematosa, localizzata su caviglie e zone posteriori delle gambe (accompagnata anche da insufficienza venosa);
- cellulite mista, una fase iniziale che vede la presenza di piccoli avvallamenti;
- cellulite molle, dove all’accumulo di adipe si presenta con una perdita importante di tono sottocutaneo.
È nel derma, che nutre l’epidermide dove poi si manifesta la cellulite, che tutto ha inizio.
In esso, infatti, si trovano le cellule adipose (adipociti), ma anche i capillari che garantiscono il microcircolo linfatico. Questi svolgono l’importante funzione di raccolta delle sostanze di scarto e si preoccupano di rilasciare ossigeno.
Le cause che prima abbiamo citato come agenti scatenanti della cellulite bloccano il microcircolo, causando l’aumento di volume degli adipociti e impedendo una corretta ossigenazione dei tessuti. Di conseguenza si genera un’infiammazione della superficie della pelle.
Perché la cellulite si presenta in zone specifiche diverse del corpo? La causa è individuabile nel genotipo di appartenenza, una classificazione introdotta dallo studioso Jean Vague nel 1950 in un trattato sull’obesità.
Secondo questo studio la biodiversità femminile si divide in due categorie: il genotipo androide, che accumula grasso sulla parte superiore del corpo, e quello ginoide, propenso a immagazzinare grasso in glutei e gambe.
Metodi e aiuti naturali
Da un lato la cellulite è una condizione naturale che colpisce la maggior parte delle donne. Però è anche vero che si tratta di una condizione strettamente collegata alla ritenzione idrica e al microcircolo, e di conseguenza è possibile ottenere buoni risultati dall’utilizzo di alcuni estratti naturali che agiscono su questi due aspetti.
Per esempio, a quanto sostiene la ricerca Bromelain: an Anti-Inflammatory Agent di Bert Seligman può essere utile ricorrere a estratti di ananas, titolati in bromelina.
La bromelina è infatti un enzima con proprietà non solo antinfiammatorie ma anche fortemente diuretiche e, dunque, drenanti. Contenuta nel gambo del frutto dell’ananas, normalizza la struttura del tessuto cutaneo e sottocutaneo svolgendo un ruolo importante anche nella prevenzione della cellulite.
Producono benefici anche le piante attive sulla circolazione (come il Rusco, la Centella, la Vite rossa, il Ginkgo, l’Amamelide e l’Ippocastano) che nei tessuti cellulitici è sempre compromessa, riducendo la sofferenza tissutale dovuta a scarso apporto di ossigeno.
Inoltre piante ad attività antiinfiammatoria come il gambo di Ananas, la Papaia e l’Olmaria, che svolgono un ruolo importante nel combattere la cellulite, riducendo la dolenzìa tipica del tessuto cellulitico.
TRATTAMENTI ESTETICI
Linfodrenaggio: è un massaggio che serve a riattivare la circolazione linfatica, sfruttando la corrente continua. Attraverso la corrente erogata viene veicolato lo smaltimento delle tossine dell’organismo.
Pressoterapia: è utilizzata soprattutto su pazienti che oltre a manifestare inestetismi dovuti alla cellulite presentano edema e gonfiori. Si effettua inserendo le gambe in speciali gambali che, gonfiandosi e sgonfiandosi aritmicamente, drenano i liquidi, riattivano la circolazione ed hanno un’azione rilassante.
Scrub naturale: 2 cucchiai di argilla bianca, due manciate di sale marino integrale, un cucchiaio di olio di jojoba, uno di yogurt bianco e tre gocce di olio essenziale di cipresso. Distribuitelo sul corpo dopo la doccia prima di sciacquare.
Automassaggi: Prima della doccia spazzolatura a secco. Dopo la doccia automassaggio con oli di mandorla + oli essenziali di cipresso e ginepro.
Alimentazione
Un’alimentazione sbagliata, cioè troppo piena di calorie e di cibi ricchi di grassi e di sale, favorisce un accumulo di adipe localizzato e ritenzione dei liquidi.
Ecco i principali consigli dietetici:
– Bere molta acqua;
– Mangiare molta verdura (asparagi, pomodori, carote, cicorie) e frutta;
– Fare una dieta equilibrata, senza però perdere troppo velocemente i chili in eccesso;
– Ridurre il sale;
– Ottimi i semi di zucca;
– Al mattino estratto di carote, finocchi e mela;
– Eliminare fumo e alcool.
UN PIANO D’AZIONE IN 5 FASI
Questo è il sistema naturale anticellulite più efficace che conosca, poiché agisce contemporaneamente su:
– metabolismo
– drenaggio linfatico
– rafforzamento muscolare
– gestione dello stress.
Prima fase: controllo degli indici metabolici
Seguendo le regole alimentari che suggerisco, aiuterete l’organismo a limitare l’accumulo dei grassi e lo stress ai tessuti. Così il tessuto grasso inizierà a ricollegarsi al metabolismo generale. Inoltre si eviteranno microcrisi ipoglicemiche e conseguentemente parte dello stress.
Seconda fase: il palper-rouler
Serve per liberare questo tessuto grasso prigioniero, farlo rivivere e ricollegarlo al metabolismo generale che lo drenerà e nutrirà.
Non esiste alcun prodotto miracoloso e nessuna crema, ma basta un gesto semplice, ripetuto almeno due volte al giorno (tre se possibile) per cinque minuti, per ottenere risultati sbalorditivi.
Terza fase: il drenaggio linfatico grazie alla forza di gravità
Liberando i tessuti fibrosi, il palper-rouler immette nella circolazione generale una grande quantità di tossine che l’organismo deve eliminare. Per aiutarlo basta usare la forza di gravità con semplicissimi esercizi.
Quarta fase: gli esercizi di rafforzamento muscolare
Una pratica fisica moderata e regolare aiuta a rafforzare il contorno del muscolo, così che i tessuti grassi e cutanei si distendano in modo naturale sulla sua superfice. Così, un poco alla volta, ridisegnerete la vostra figura.
L’ideale sarebbe iscriversi a un corso di fitness, acqua-gym o fare ginnastica a casa. Qualche semplice esercizio, fatto tutti i giorni per 10 minuti, basterà per ottenere risultati eccellenti. Per aiutarvi usate un accompagnamento di musica ritmica!
Quinta fase: la gestione dolce dello stress
Esistono numerose tecniche che aiutano a gestire meglio lo stress: Yoga, training autogeno, rilassamento, ecc.
Inoltre consiglio caldamente l’utilizzo di fitoterapici ed essenze floreali, davvero efficaci per indurre un maggiore rilassamento e l’abbassamento del livello di stress.